Monitoraggio integrato della foce del fiume Volturno (Tirreno Centrale)

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Pubblicato sui Quaderni di Geofisica (ISSN 1590-2595 Anno 2017_Numero 146) l’interessante lavoro sul Monitoraggio integrato della foce del fiume Volturno (Tirreno Centrale) svolto nell’ambito del PON I-AMICA e coordinato dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero di Napoli  e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Pisa.

Luciana Ferraro1, Laura Giordano1, Sergio Bonomo1, Antonio Cascella2, Gabriella Di Martino1, Sara Innangi1, Serena Gherardi1, Stella Tamburrino1, Ines Alberico1, Francesca Budillon1, Vincenzo Di Fiore1, Michele Punzo1, Daniela Tarallo1, Erlisiana Anzalone1, Monica Capodanno1, Giuseppe Cavuoto1, Lorenza Evangelista1, Rosanna Ferraro1, Michele Iavarone1, Antonio Iengo1, Fabrizio Lirer1, Ennio Marsella1, Renata Migliaccio1, Flavia Molisso1, Nicola Pelosi1, Paola Rumolo1, Paolo Scotto di Vettimo1, Renato Tonielli1, Mattia Vallefuoco1

1IAMC – CNR (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, Napoli) 2INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Pisa)

Vengono presentati i risultati dell’attività di monitoraggio svolta nel corso del progetto PONa3_00363 I-AMICA (Infrastruttura di Alta tecnologia per il Monitoraggio Integrato Climatico-Ambientale; www.i-amica.it/i-amica/), nell’ambito delle attività relative all’Obiettivo Realizzativo 4.4 (Processi di interfaccia biosfera-idrosfera e funzionalità degli ecosistemi costieri).

L’attività, che ha avuto come scopo l’acquisizione di conoscenze avanzate sulle dinamiche e/o variazioni nel tempo degli ecosistemi marino-costieri in relazione ai processi fisici, chimici e biologici che caratterizzano il loro habitat, si è sviluppata attraverso la sperimentazione di nuove metodologie di monitoraggio in relazione alle specifiche caratteristiche dell’area marino-costiera prospiciente la foce del fiume Volturno (Golfo di Gaeta). In particolare, oltre che sulle tecniche di monitoraggio classiche, lo studio si è principalmente focalizzato sulla acquisizione ed interpretazione di dati ambientali sia in colonna d’acqua che nei sedimenti a fondo mare e sulla identificazione di specie e/o associazioni di specie significative (bio-indicatori) da un punto di vista ambientale ed indicative dello stato di salute del sistema costiero. Poiché il sistema costiero rappresenta una struttura naturale complessa e delicata, la cui evoluzione è il risultato di delicati equilibri fisici, chimici e biologici, fortemente condizionabili dagli interventi antropici, l’attività di monitoraggio è stata integrata da studi sulla variazione della linea di costa, da studi sismostratigrafici della piana deltizia, sedimentologici e morfo-batimetrici dei fondali.

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