A DUST 2014 i primi risultati dell’emissioni dell’ETNA registrati all’OSSERVATORIO I-AMICA DI LAMEZIA

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I primi risultati dell’eruzione vulcanica dell’Etna avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 novembre 2013,  saranno presentati a ” DUST 2014, la conferenza internazionale sul atmosferica Dust “, che si terrà a Castellaneta Marina ( Ta ), 1-6 giugno 2014.

Nella notte tra il 16 e il 17 novembre 2013 un’eruzione vulcanica sull’Etna ha emesso in atmosfera una colonna eruttiva verso NE . Due giorni dopo, il 19 novembre, l’Osservatorio Climatico I-AMICA dell’Istituto ISAC-CNR di Lamezia Terme, situato a 500 m dalla costa tirrenica ha registrato  valori di PM10un  dieci volte più elevati rispetto ai valori medi del periodo.

L’analisi dei backtrajectories tridimensionali (modello Hysplit )con “end of point” Lamezia Terme, supportate dalle previsioni meteorologiche (MOLOCH – Modello Locale in H coordinate ) confermano la possibilità che l’aerosol campionato  sia di origine vulcanica, riconducibile al pennacchio vulcanico dell’Etna.

La distribuzione dimensionale dell’aerosol misurata mostra che l’aumento principale è stato osservato nella frazione grossolana, che generalmente viene attribuita a particelle originate meccanicamente (spray mare , polvere, cenere vulcanica ).

Analisi SEM – EDX sui filtri giornalieri campionati all’Osservatorio di Lamezia ed eseguiti dal Dipartimento DIBEST dell’Università della Calabria hanno riscontrato, in particolare il giorno 19 novembre, la presenza di minerali ricchi di zolfo (es. gesso) insieme a silicati, oltre a Halite , calce e particelle organiche registrati anche durante il giorno precedente e seguente. La composizione delle particelle analizzate indica quindi una origine da un pennacchio vulcanico, confermata da frammenti di cenere e sali formati dalla condensazione di gas pennacchio.

Il CNR Climate Observatory di Lamezia Terme è finanziato all’interno del ” Infrastrutture di alta tecnologia per l’ambiente e il monitoraggio del clima ” Progetto ( I- AMICA , PON03 – 00363 ), dal Programma Operativo Nazionale Italiana ( PON ) e del Fondo europeo di sviluppo regionale . La posizione dell’Osservatorio permette di indagare la variabilità delle emissioni naturali, come gli aerosol mare – spray, polveri minerali (cioè , dal deserto del Sahara ) , nonché delle attività vulcaniche dell’Etna ( circa 170 km SSW da Lamezia ) e Stromboli ( circa 85 km) .

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