Museo di Capodimonte ANIDRIDE CARBONICA

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ANIDRIDE CARBONICA  CO2

Negli ambienti museali concentrazioni elevate di anidride carbonica aumentano l’acidità delle superfici, favorendo la formazione di efflorescenze o incrostazioni di carbonato di calcio. In questi ambienti la sorgente principale è dovuta ai flussi di visitatori oppure ad emissioni di attrezzature come le fotocopiatrici poste negli uffici.

E’ possibile utilizzare misure di CO2 come tracciante per valutare l’efficacia del sistema di ventilazione museale: nelle sale l’emissione di CO2 dovuta ai visitatori ne favorisce, in presenza di una scarsa ventilazione, l’accumulo in atmosfera e la reazione sui materiali sensibili in presenza di un’adeguata umidità relativa.

Rischio potenziale di degrado del patrimonio museale di Capodimonte conservato nelle sale espositive e nelle vetrine

Materiali:  Intonaci, marmorino (a calce), Pietre calcaree e affreschi

Danno: Formazione di efflorescenze o incrostazioni di carbonato di calcio.

Valori suggeriti:  2000 ppm concentrazione inaccettabile

CO2

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